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In questi giorni di misure straordinarie, che dal nord Italia si tanno estendendo a tutta la penisola ho imparato una cosa.

 

Bisogna arrivare preparati al cambiamento.

 

Penso al corona virus, ma anche a tutte le implicazioni che porta con sé: il rinvio delle fiere, la difficoltà dei punti vendita rimasti letteralmente vuoti.

Le aziende che si sono già organizzate ampliando la propria rete di relazioni attraverso il digitale saranno quelle che meno risentiranno di questa nuova crisi.

Questo perché si sono emancipate dalle fiere e dalla distribuzione esclusiva nei punti vendita sul territorio, per generare le proprie relazioni commerciali e le proprie vendite direttamente con il proprio pubblico di clienti, rivenditori e portatori di interesse più in generale.

Questo vale sia per le aziende che hanno portato anche nell’e-commerce la propria offerta, sia per quelle che invece vendono prodotti e servizi per i quali l’e-commerce non è necessario.

Chi vince e chi perde?

Le prime resteranno completamente immuni da contagio “economico” del virus, anzi ne trarranno un vantaggio proprio perché la domanda normalmente soddisfatta dai concorrenti si dirotterà sulla loro offerta.

Le seconde invece verranno scoperte e valutate come un’alternativa rispetto a quelle a cui normalmente la domanda si rivolge ancora attraverso i canali tradizionali, punti vendita, fiere ecc…

Parlo anche delle aziende che offrono servizi e prodotti business to business.  Aver creato una forte rete di relazioni basate sull’informazione e sulla fiducia attraverso la rete consentirà anche a queste di non sospendere i rapporti con la propria clientela.

Un posto speciale, come ben immaginate, se lo ritaglieranno gli istituti di formazione; quanti già utilizzano l’e-learning e la flipped classroom, con questa crisi non potranno che avvantaggiarsi su quelle che adottano il solo programma di formazione in aula.

Facciamo un esempio

Tornando al business to business, se per esempio la mia azienda realizza porte o pannelli scorrevoli per gli uffici, non è indispensabile che i miei clienti o gli architetti vadano in show room per prendere visione delle soluzioni che la mia azienda propone. Possono farlo consultando il materiale che ho messo a disposizione in modo dettagliato sul mio sito web o sulle piattaforme che ho visto essere quelle che meglio si prestano per mettere in luce la mia offerta e i vantaggi esclusivi che offro con la mia impresa. Parlo di video, simulazioni 3D, animazioni, schede, tutorial ecc.

I mezzi per creare fiducia e ci sono, basta usarli. Anzi, basta saperli usare in modo corretto…

Chi scrive per esempio sta per acquistare un paio di tesate per il motore della propria auto, da un’azienda americana, trovata navigando sul web, che si occupa di revisione di parti auto.

Mi hanno dato fiducia perché nei filmati che mettono on line ho potuto vedere che genere di macchinari usano, come trattano il metallo e che strumenti di precisione utilizzano per valutare le tolleranze delle sedi delle valvole;  le recensioni dei clienti soddisfatti in tutto il mondo hanno poi fatto il resto per guadagnare la mia considerazione e poi la mia fiducia a 8 mila chilometri di distanza.

Senza uscire dall’ufficio, ordinerò questi pezzi per la felicità mia e del mio amico meccanico, che non vede l’ora di mettere le mani su questo miracolo scolpito nell’acciaio.

Come gli spinaci di Braccio di Ferro, il digital marketing è una medicina che fa bene anche ai soggetti sani.

Pertanto, un invito che rivolgo a tutti gli imprenditori che leggeranno questo articolo è quello di imparare da questa crisi virale per farsi coraggio e prepararsi per non farsi cogliere impreparati dalla prossima, che magari non sarà virale, o magari neppure ci sarà.

Il digital marketing è una medicina che salva le aziende in crisi e fa crescere le aziende sane, serve a creare e a consolidare relazioni nel tempo. Il digital marketing, il funnel non è un semplice flusso immateriale di informazioni con il pubblico, ma un vero e proprio asset, al pari di un macchinario o di un brevetto.

 

Il funnel è un elemento tanto solido che potrebbe essere messo nello stato patrimoniale del bilancio di un’impresa.